Icona dello IOR, Brava è forse il primo grande progetto dello studio Vallicelli, suo trampolino verso l’apice della vela. Commissionata a fine anni ’70 da Pasquale Landolfi, concepita e progettata nel 1979 dallo Studio Vallicelli, Brava fu l’icona Italiana della Prima Classe IOR. Prima di lei ci furono Argentovivo e Filodatorcere, barche altrettanto grandi, ma Brava è Brava. TDopo di lei, fu il turno di Azzurra, challenger alla Coppa America del 1983.
Realizzata in alluminio dai Cantieri Minneford di New York, è un dislocamento medio pesante, con linee d’acqua aggraziate e al contempo aggressive, il baglio massimo è molto ampio per la categoria, leggermente arretrato, e le linee prodiere presentano semi-angoli di attacco molto stretti.
Il 1980 è il suo anno di lancio, con l’esordio ad Alassio e la strapoggia immortalata da Borlenghi, una delle foto più famose della vela italiana e non. Guadagnerà poi un 4° posto alla Sardinia’s Cup. Nel 1981 è aggiornata, per essere più competitiva. Arrivano il 1982 e il 1983. Ora Brava vince tutto il vincibile, tra cui due Campionati Italiani, la Sardinia’s Cup del 1982 e, infine, il Fastnet del 1983. È la nascita di un mito.
Con lei, Pasquale Landolfi diventa l’armatore di riferimento dell’offshore italiano e un’icona della vela, insieme con Brava. Le seguono sei omonime, quattro One Tonner, un ILC 40 e un IMS 50.