Marinariello non è un “Farr 39” come spesso erroneamente descritto. È il progetto #277 di Farr Yacht Design, realizzato nel 1992 dai cantieri Cookson in Nuova Zelanda, su commissione del notaio fiorentino Sergio Galgani. Un IMS 40 all’avanguardia, antesignano del successivo progetto #336, che ha definito gli standard della classe nel decennio successivo.
Dopo aver navigato tra le onde neozelandesi, Marinariello arriva in Italia e diventa presto protagonista nei campi di regata dell’Adriatico. Dal 2000, con Carlo De Bona, la barca è presente nei campionati di Lignano Sabbiadoro. Nel 2008, un primo refitting con l’adozione di un bulbo più lungo. Nel 2010, un naufragio durante la Trieste–San Giovanni in Pelago–Trieste ne segna una nuova svolta: bulbo perso, albero spezzato in tre parti, elettronica distrutta. Ma non è la fine: la barca viene restaurata completamente, con installazione del bulbo originale e un nuovo albero, questa volta da un Farr 40.
Nel 2021, la barca viene affidata a Francesca De Bona, che con un primo gruppo di amici cerca di riportarla in mare. Il refitting iniziale, pur limitato a interventi estetici, non è sufficiente. Nel 2022 un nuovo stop forzato, a causa di un cedimento dell’attrezzatura. Ma è nel momento di maggiore difficoltà che si coagula una nuova forza: un team di professionisti ed esperti crede nel potenziale della barca e soprattutto nella passione di Francesca.
Il 28 agosto 2022, al Campionato Italiano Assoluto di Altura, Marinariello conquista un terzo posto in Classe Regata (Gruppo B). Il risultato è uno dei migliori nella lunga storia dello scafo. Pochi giorni dopo nasce Marinariello Yachting ASD, con l’obiettivo di creare un equipaggio misto che unisca velisti amatori e campioni in un progetto inclusivo.
Oggi, Marinariello è più di una barca: è una storia, un’idea di vela autentica, un progetto di inclusione e sport che ha già dimostrato il suo valore umano e agonistico. Ma soprattutto, è un’occasione irripetibile per chi desidera diventare parte attiva della sua rinascita. La proprietà, infatti, è oggi alla ricerca di uno o più partner, armatori, imprenditori, appassionati, che vogliano entrare in co-proprietà della barca, accompagnare il team nella fase di ripristino e, infine, contribuire alla costruzione di un nuovo ciclo sportivo, sociale e formativo. Per informazioni, dossier tecnico o per valutare una proposta di co-proprietà, contattaci a: marinariello12999@gmail.com oppure scrivi alla redazione Classic Boat